L’evoluzione delle tecniche chirurgiche negli ultimi anni ha portato a poter trattare l’anca patologica con interventi sempre meno invasivi; in particolare la tecnica artroscopica é stata introdotta per selezionate patologie. Che venga effettuato un intervento in artroscopia o meno, il decorso post-operatorio é in ogni caso un momento delicato. Fino a qualche anno fa i pazienti restavano immobili in un letto per diversi giorni. Oggi possono riprendere a muoversi molto rapidamente ma, per non compromettere i risultati della chirurgia correttiva, é fondamentale che il decorso post-operatorio rispetti delle regole ben precise. Poiché l’apparato muscolo-legamentoso, manipolato durante l’intervento, é indebolito, il rischio di lussazione articolare può essere elevato. Per scongiurare questo pericolo é necessario che il paziente rispetti accuratamente le indicazioni del chirurgo.
Ma come si può aiutare il paziente a non fare involontariamente movimenti sbagliati?
Allo stesso tempo l’area trattata chirurgicamente appare edematosa e in superficie é presente una ferita che deve poter guarire.
Ecco perché un tutore d’anca post-operatorio deve tenere conto di tutti i fattori che determinano un decorso post-operatorio efficace e il più confortevole possibile.
INDICAZIONI
- Post-artroscopia
- Post-operatorio (compatibilmente con il grado di stabilizzazione richiesto)
- Trattamento conservativo delle dislocazioni d’anca
- Artrosi dell’articolazione dell’anca
- Trattamento di dolori persistenti non specifici o deformità articolari non operabili
Lucia Imparato (proprietario verificato) –
Il tutore è rispondente alle necessità, sostiene senza essere troppo costrittivo.