Per comprendere questa patologia cronica, dobbiamo analizzare l’anatomia e la fisiologia del sistema linfatico.
Nel nostro organismo sono presenti due sistemi che trasportano il sangue, il sistema venoso e quello arterioso. Questi due sistemi confluiscono nella unità micro circolatoria che si trova nelle parti periferiche. Questa unità è formata da capillare venoso, arterioso e interstizio. Il sangue arterioso viene trasportato attraverso questa i capilari, con lo scopo di portare nutrimento ai tessuti. Il sistema linfatico funge da drenaggio parallelo al sistema venoso e ha il compito di drenare i fluidi presenti nel tessuto connettivo periferico. Laddove ci fosse un aumento di produzione di fluido interstiziale, il sistema linfatico è pronto a stabilire l’equilibrio, e se non dovesse succedere si verifica quello che viene chiamoto EDEMA.
L’Edema è un accumulo di liquidi nello spazio interstiziale dell’organismo. Ne esistono di molti tipi tra cui quelli “fisiologici” che sono caratterizzati da una disfunzione transitoria da sovraccarico ne fanno parte l’edema idrostatico, premestruale, gravidico, e poi abbiamo gli edemi patologici dove c’è spesso una patologia dll’organo: edema renale, cardiaco, epatico oppure in corso di patologie più specifiche: mixedema, edema reumatico, linfedema ecc…
Diagnosticare un linfedema è indispensabile per decidere la terapia giusta.
Le terapie possono essere varie e vanno dal linfodrenaggio manuale, alla pressoterapia pneumatica, fisioterapia respiratoria, idrokinesiterapia, dieta, terapia farmacologica, terapia fisica (elettrostimolazione ecc), microchirurgia derivativa.
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